Viandante nell’Es
viandante in terre inesplorate,
nei paesi delle ombre lunghe
ed in quelli delle ombre corte,
seguendo le rotte dei pirati
e degli esploratori alla deriva
sulla banchisa australe;
piangendo con Murasaki,
asciugandomi le lacrime
alla manica della camicia,
con Genij, traversando
con Kim le terre misteriose,
là, dove sbocciò,
il primo vero amore,
dopo tempi di malinconica
solitudine.
la giovane selvaggia
che accende di passione l’anima mia,
mai sazia di felicità.
della vecchia pelle, come fa il serpente
a primavera, e spira su spira
intrecciare danze sfrenate.
i desideri non confessati:
solo per lei, e per l’amore che mi dona,
vorrei essere immortale,
per amare una donna innamorata,
ascoltando dalla sua bocca
le parole misteriose e ardite
del godimento, ringraziando il Signore
delle gioie e della purezza rinnovata,
il soffio ardente dell’eros
che alimenta il fuoco della vita.
più nulla da scambiare
tra il vecchio poeta e la giovane
selvaggia, ma tuttavia godiamo
di questi brevissimi istanti
che il cieco Dio della casualità
ci ha donato facendoci incontrare
sullo sconosciuto cammino dell’Es.
e le vogliose carni trattengano
a lungo il sapore dei notturni baci!
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