Le orchidee selvatiche.
Nella
pulsante giovinezza
vedevo
fiorire le rose.
Dalla
finestra il ciliegio
entrava
col suo profumo
nella
piccola cucina ad arricchire
la
modesta mensa
e
la nonna innaffiava
il
vaso d’un geranio stento.
Il
vento che scendeva dal selvatico
portava
aromi della falciatura
del
fieno e del castagno.
Qualche
fiore ho raccolto
in
quella beata solitudine
e
nell’ancheggiar di fresche gonnelle
di
ragazzine maliziose.
Ma
è nell’età tarda
che
ho scoperto l’esotica bellezza
delle
spontanee orchidee,
misterioso
e raro fiore
di
umide prode
senza
profumo:
fiore
proibito, che sul suo stelo muore.
Tra
tutte non ho mai trovato
l’orchidea
nera
la
più rara, forse mortale
per
chi di lei s’innamora,
e
mi contento, sul finir della primavera,
dell'improvvisa visita di quelle
porpora-vinaccia,
gialla,
e bianca-albina
che
immergo dentro i ricordi
con
deliziosa nostalgia.
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