Nonostante ripeta sempre "Grazie alla vita", sono un po' scontento. Mi par di avvertire, con il crescere degli anni, un rallentamento, non solo fisiologico, ma creativo. I giorni, e le ore, sono lunghi, e molto spesso, soltanto dei vuoti contenitori, nelle "relazioni esterne" sempre più rare e nella quasi assenza di quei "meravigliamenti" che m'hanno frequentemente accompagnato. Sarà la solitudine di questo piccolo borgo, la rarefazione degli amici, l'incomunicabilità, la scomparsa di persone care, e, a mio avviso, l'effimero che tutto pervade ed è l'aspetto più evidente. E la vecchiaia, incombente, che mi illumina di luce riflessa. Come le figure del progetto LUX che si riflettono su un borgo deserto e malinconico, nel quale solo la tristezza del ricordo trasuda dalle antiche pietre.
Però...anche se lentamente, mando avanti le mie storie, cercando incontri culturali, tra gruppi di amici, a Massa Marittima, Pomarance, Montecerboli e ogni tanto a Castelnuovo. Per fortuna ho questo modesto Blog e FB e la posta elettronica, che mi danno un aiuto. Esaurite le 348 copie dell'ultimo libriccino di poesie "Grazie alla vita" ho preparato un testo "Lettere di quasi amore: Klement&Ulda", con illustrazioni a colori, in tutto circa 40 pagine piccolo formato, rilegato con spago e cartone usato, del quale ho deciso di farne UNA SOLA COPIA! Potrò darlo in prestito gratuito, come se fosse un libro della nostra Biblioteca Comunale, e, in futuro, forse, metterlo all'asta! Eccolo, il frutto tardivo:
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