Confesso di essere un lettore del settimanale La Spalletta, il tabloid di Volterra e del suo territorio. Nonostante da circa tre anni sia assente dalla vita pulsante della città, vi mantengo saldi legami affettivi e molti bei ricordi, di amicizie, di laboriosità, di impegno politico e sociale. Perciò La Spalletta rimane un "ponte" tra me e quella magica città. Spesso mi porta notizie liete, ma molte volte tristi. Sul numero in edicola l'8 maggio (La Spalletta esce ogni sabato) ce ne sono dell'une e dell'altre. Le liete sono l'uscita del romanzo dell'amico Lirio Suvereti "I cinque della mano sinistra" e la vittoria di una ragazza che conosco al titolo di Miss Eleganza Toscana, vittoria che le darà l'accesso, oltre che alla finale regionale di Miss Toscana, anche alle prefinali nazionali di Miss Italia. Quella triste è invece l'annuncio della morte di Luciano Cerri, un mio compagno alle Scuole Aziendali di Larderello (1951-1955) e poi collega di lavoro, morte per me inattesa dato che avevo parlato con lui alcuni mesi fa, in una delle sue apparizioni al mercato di Castelnuovo, e mi sembrava in buona salute.
Ripropongo una vecchia immagine, credo dell'aprile 1954, durante una gita scolastica alla Mostra dell'Artigianato di Firenze:
In prima fila da sinistra a destra: Renzo Creatini, Aurelio Vagheggini, Silvano Grassini, Luciano Cerri, Luciano Filippi, Giancarlo Montagnani, Carlo Groppi e il professore di chimica dottor Aldo Cascinelli;
in seconda fila da sinistra a destra: Ottorino Parenti; Leonello Bardelloni, Sergio Rossi, Mario Moretti,e il professore di meccanica p.i. Vittorio Corsi;
sul fondo si intravedono, sempre da sinistra a destra: Guido Cinci, Mario Nati, Benito Gazzarri, Romano Bargelli (quello che si liscia i capelli) e appena riconoscibili: la testa del professore di disegno Enzo Michelotti e quella del Maestro d'officina Alamanno Frasconi. Grassini, Cerri, Cascinelli, Corsi, Bargelli, Michelotti e Frasconi, sono morti.
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