Madonna SS. di Montenero e Castelnuovo di Val di Cecina.
La piccola formella in alabastro è collocata all'ingresso del Museo della Geotermia di Larderello ubicato al piano terra del grande Palazzo di Francesco De Larderel, colui che seppe trasformare i rudimentali tentativi di estrazione dell'acido borico dalle acque dei "lagoni" da parte di una miriade di Ditte locali e straniere, in importante attività imprenditoriale a livello mondiale. Sarà, successivamente sotto l'ultimo dei suoi discendenti, il Conte Florestano, tramite suo genero, Principe Piero Ginori Conti, a riunificare nell'unico monopolio nazionale tutte le Ditte chimiche che sfruttavano le acque boriche dei lagoni e dei soffioni dell'area denominata "Regione Boracifera" in Toscana, nell'anno 1912. I Larderel, approdati a Livorno all'inizio dell'Ottocento, erano ferventi cattolici e, com'era naturale, affidarono le loro fortune alla Patrona della città, la Madonna del Santuario di Montenero, poco lungi dalla città. Quando nel 1818 avviarono l'attività chimica nei Lagoni di Montecerboli, successivamente denominata Larderello, affidarono il loro successo alla Madonna di Montenero che ne divenne la patrona. Adesso questa Madonna è Patrona della Toscana. L'8 settembre, il giorno della ricorrenza, è sempre stato considerato "festivo" per tutti i dipendenti delle attività chimiche ed elettriche un tempo facenti parte della Larderello SpA ed oggi dell'ENEL. Nel Santuario di Montenero sono stati raccolti la maggior parte degli ex voto di tutti i Comuni della Toscana, ex voto raffiguranti ogni singolo stemma comunale. Quando divenni Sindaco di Castelnuovo mi resi conto che da tali ex voto mancava quello del mio Comune. Affidai l'incarico ad un Maestro d'arte di Volterra per la realizzazione di un piatto in ceramica riproducente lo stemma ufficiale con l'aggiunta, in una specie di cartiglio, delle tre lettere etrusche rinvenute nello scavo archeologico del "Bagnone del Sasso", risalenti a circa 2000 anni fa. Fummo invitati, come Comune, alla cerimonia solenne della messa in opera dello stemma nel Santuario. Organizzammo una gita e nella Basilica gremita pronunciai la prolusione di affidamento della intera comunità alla misericordia della Madonna di Montenero. Spero che ancora oggi, a distanza di quasi trent'anni, i cittadini si sentano legati a questa promessa, ed a tutte le azioni che ne conseguano, e al contempo che la Madonna di Montenero non ci abbia dimenticato.