venerdì 10 aprile 2015



Stelle d’aprile.


In attesa di uno dei più piccoli sciami meteorici dell’anno, le Liridi, circa una decina di meteore all’ora, tra la Lyra ed Hercules, vicino alla brillante Vega, che si potranno osservare intorno al 21 aprile (ma la data è variabile e non so bene quale sia quella esatta), mi sono attardato a scrutare il cielo notturno, ad occhio nudo e con l’ausilio di un piccolo binocolo, cielo particolarmente profondo e sereno. Purtroppo non ho potuto individuare uno degli oggetti celesti più interessanti, la galassia M51, una chiazza nebbiosa, benché lo spazio nella quale si trovava era facilmente localizzabile nella costellazione dei Cani da caccia. Si tratta di una famosa galassia a spirale chiamata Whirlpool Galaxy (Galassia Vorticosa), distante da noi 18 milioni di anni luce. Tuttavia ho potuto veder bene l’Orsa Maggiore e le sette caratteristiche stelle del Carro, tra le quali la penultima del timone, Mizar, è una stella “doppia” ed ha vicinissima una compagna, Alcor, facilmente visibile. Ma, spingendo lo sguardo ad est, ecco, ancora bassa sull’orizzonte, la scintillante Vega,  la quinta per luminosità di tutto il cielo, nella costellazione della Lyra. Vega dista da noi 26 anni luce e la sua massa è di circa tre volte più grande del  Sole, ma emette una radiazione luminosa 50 volte maggiore. Nel 1983 un satellite artificiale IRAS (Infra-Red Astronomy Satellite), fece una scoperta sorprendente: Vega è circondata da un alone di polveri oscure che si stanno condensando in un sistema di pianeti, un sistema solare tutto nuovo. Avendo un’età di poche centinaia di milioni di anni, l’astro è infatti molto più giovane del Sole. Forse, tra qualche miliardo di anni, su uno dei pianeti che ora si vanno formando si evolverà la vita.

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