Andremo lassù...
La Pieve di San Giovanni Battista a Sillano.
La Madonna della Casa.
Rocca Sillana, luogo magico! (I)
Ieri pomeriggio, 18 aprile, il
“gruppo fotografico” del Chiassino di Castelnuovo di Val di Cecina, ha
organizzato la seconda uscita all’aperto su uno dei luoghi “simbolo” di tutto
il nostro territorio, la Rocca Sillana ,
dalla cui sommità si spazia un orizzonte che va dal mare, agli Appennini, a
tutta la Val di
Cecina ed a gran parte della Regione Boracifera e delle Colline Metallifere
Toscane. Panorami immensi. La sua storia è antica e complessa. Caduta in
abbandono, venne in possesso nel Comune di Pomarance alla fine del secolo
scorso e dallo stesso Comune, dalla regione Toscana e dalla Comunità Europea,
restaurata, consolidata e valorizzata fino a renderla fruibile ai visitatori.
La visione del cielo notturno è una delle emozioni più suggestive che ci
possono capitare nella vita! Fu roccaforte e avamposto di Volterra e poi di
Siena e di Firenze e Pisa e per il suo possesso sorsero liti, guerre e baratti,
tradimenti e inganni. Fu al centro di una piccola Comunità con centinaia di
abitanti, la chiesa, la cisterna, case e botteghe artigianali, e un originale
Statuto redatto nel 1388 ed approvato dagli “approvatori” fiorentini. Passò
infine, con l’Unità d’Italia, al Comune di Castelnuovo di Val di Cecina che la
cedette dopo due o tre decenni, mediante un referendum ed uno scambio di
territori, al Comune di Pomarance. Uno degli episodi più pittoreschi riguarda
la vicenda di una banda di fuorilegge guidati da Martino di Cione di Maglio,
detto “Martincione”, da Cavallano di Casole d’Elsa e da Andrea Lupino, detto
“Mattarello”, da Castelnuovo d’Elsa nel
1386, che, insieme ad altri cinque compari, tutti già condannati alla forca dal
Magistrato di Volterra, s’impadronì della Rocca cedendola, con tutti i
prigionieri, alla Repubblica di Firenze, dietro compenso in denaro e,
soprattutto, con la cancellazione dei precedenti delitti. A “Martincione” fu inoltre assegnato un incarico pubblico
nella città di Volterra. Ma pochi giorni dopo l’assunzione dell’incarico, alcune decine di popolani volterrani,
aggrediscono di sorpresa “Martincione” nella Piazza dei Priori della città, lo
uccidono e ne tagliano a pezzi il cadavere!
Il gruppo dei “fotografi” era
composto da una quindicina di persone, comprese due “turiste” incontrate sul
sentiero che sale alla Rocca, una svedese e una asiatica, che si sono unite a
noi! Così la spedizione può definirsi internazionale! Sibilla, in lingua
inglese, ha fatto da interprete e il resto è dovuto alla simpatia di tutti gli
altri componenti.
Le centinaia di immagini saranno
visionate mercoledì 22 aprile ore 21
nella Sede del Chiassino, e quelle discusse e scelte tra le più riuscite
saranno riunificate in un unico CD a ricordo di tutti i soci! Personalmente,
con la piccola Exilim-Casio 10.1 mega pixel, non posso competere con i
superaccessoriati compagni, anche perché non mi considero un “fotografo”, ma
solo un cacciatore di immagini da poter tradurre in emozioni e trasfondere in
letteratura! Nell’avvicinarsi alla Rocca Sillana abbiamo fatto tre brevi soste:
al “campo di Bufera” per le riprese da lontano; alla Pieve romanico-normanna di
San Giovanni Battista a Sillano; alla Madonna della Casa. Infine eccoci alla
méta! Ne metto alcune su questo blog per memoria. La prossima uscita dovrebbe
portarci a San Galgano e Montesiepi con una piccola sosta al borgo natio di uno
dei più grandi scienziati del secolo XVIII, l’anatomista e naturalista Paolo
Mascagni, le cui vicende si intrecciano con la storia moderna di Castelnuovo di
Val di Cecina e con la nascita dell’industria dell’acido borico e della
geotermia!
Nessun commento:
Posta un commento