UNA SCOPERTA!
Stamattina sono andato dal
Parroco di Castelnuovo di Val di Cecina a consultare il Registro storico delle
“CRESIME”, alla ricerca di datare l’unica fotografia che possiedo della prima
infanzia. Ho trovato il mio nome, GROPPI CARLO, al n° 52 tra i maschi, nelle
cresime del 9 settembre 1945, ricevute da S.E. Antonio Bagnoli, Vescovo della
Diocesi di Volterra. Avevo compiuto 7 anni sei giorni prima. Probabilmente,
insieme alla S. Cresima avevo fatto anche la Prima Comunione , come
sembrerebbe dai segni sulla mia giacca, nella fotografia. Questo avvenimento
può gettare un fascio di luce sul buio della mia memoria di quegli anni
drammatici. Mio padre e mia madre si separarono nell’estate e poi, “legalmente”,
presso il tribunale di Pisa, nel settembre dell’anno 1943, durante i primi
micidiali bombardamenti a tappeto degli Alleati sulla città di Pisa, nei quali
morirono migliaia di persone. Io e mia sorella, data l’età ( 5 e 2 anni), nonostante si fosse stati affidati al babbo,
seguimmo la mamma, la cui famiglia di mezzadri abitava in un podere distante
alcuni chilometri dal paese. Nell’autunno 1944, dopo la Liberazione del nostro
Comune avvenuta il 29 giugno 1944, iniziai a frequentare la prima classe delle
elementari, compiendo a piedi e senza
che qualcuno mi accompagnasse, il lungo sentiero tra il bosco e il corso di un
torrente detto “dei lastroni”. Ho il ricordo di aver avuto molta paura! Devo
essere andato per pochi giorni a scuola, poiché fui respinto e costretto a
ripetere l’anno scolastico nel 1945. Tuttavia credo di poter collocare la mia
“fuga” dal podere all’inizio dell’estate del 1945, dato che già il 9 settembre
ero stato ammesso alla Comunione ed alla Cresima, frequentando il “ritiro”
dalle suore per tre giorni. Mi è stato sempre raccontato che un operaio amico
di mio padre, un certo Sganga, mi regalò quel giorno 1000 lire!
E così iniziai il 1° di ottobre
1945 il nuovo anno scolastico, ripetendo la Prima elementare, partendo dalla casa del borgo
n. 26 dove ormai abitava mio padre insieme ai suoi genitori, i miei nonni Dario
Groppi e Enélide Benucci. Praticamente sono rimasto al podere con mia madre e
mia sorella per soli 2 anni, dall’estate 1943 all’estate 1945, un periodo
misterioso e smemorato, ma con la sensazione di essere stato “lunghissimo”! In
realtà fu molto breve e forse è per questa brevità, oltre al senso di colpa
della mia fuga e al dolore che nessuno successivamente sia venuto a ricercarmi,
che per il resto delle nostre vite, io e mia madre, ci siamo considerati come
due estranei. Ed ecco questa meravigliosa fotografia nei miei sette anni! Chi
mi avrà vestito in modo così bello ed elegante? Non certo mia nonna, anche se
allora aveva l’età di 61 anni e da ragazza aveva fatto la cameriera ad una
principessa russa! Mio padre ne aveva appena 30, ma non si intendeva di vestiti
dei bambini e nemmeno era religioso. Credo che mi abbia vestito mia zia Iris,
allora giovane sposa di 36 anni e madre
delle amate cugine Jolanda ed Eleonora, gemelle, dodicenni! E devo proprio a loro, di aver potuto godere
di tutto quell’amore che mi era stato violentemente sottratto dal destino.
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