giovedì 27 novembre 2014











Luoghi dell’anima.

Sulle strade stupende d’autunno, tra Castelnuovo-Massa Marittima-Monterotondo Marittimo. Incontro con Dino ed Edda Petri nel loro luminoso salotto, per parlare di poesia e arte e con Antonella, al Museo Archeologico, di Resistenza; poi breve sosta su una croce al limitar del bosco, che ricorda l’uccisione di una ragazza appena ventenne, Wanda, colpita dalle pallottole di un mitragliamento aereo alleato, nei pressi dove Carlo Cassola con la sua squadra effettuò il famoso attacco ad una colonna di camion tedeschi, facendo molte vittime e lasciando sul campo il partigiano volterrano Gino Tamburini. La misteriosa storia di Wanda mi appassiona, chi era? dove andava? con chi? in quel giorno periglioso su un calessino? Molti anni fa lasciai un messaggio appeso al mazzo dei fiori sulla lapide, dentro una busta di plastica per proteggerlo dalle piogge, con la richiesta di informazioni, sperando in un gentile contatto e, poco dopo, passando di nuovo, notai che la busta non c’era più! Segno che qualcuno l’aveva trovata. Ma nessuna risposta. Infine  conobbi un signore di Sasso Pisano, mi disse di aver trovato la busta e di averla presa, conosceva in parte la storia di Wanda, ma per motivi che non mi volle rivelare, non poteva dirmi nemmeno una parola, c’era di mezzo un segreto. Ed è proprio questo segreto che mi appassiona…Infine Monterotondo Marittimo con sosta al Caseificio San Martino ed ai suoi deliziosi formaggi, credo unici, sia per il sapore che per la tipologia della lavorazione, senza alcun inquinamento ambientale, ma con energia geotermica a ZERO EMISSIONI DI CO2 IN ATMOSFERA, e, sulla via di casa, una sosta nel cimitero per una visitina a Giuliana e a due partigiani… Luoghi dell’anima.

                      

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