Luoghi dell’anima.
Sulle strade stupende d’autunno,
tra Castelnuovo-Massa Marittima-Monterotondo Marittimo. Incontro con Dino ed
Edda Petri nel loro luminoso salotto, per parlare di poesia e arte e con
Antonella, al Museo Archeologico, di Resistenza; poi breve sosta su una croce
al limitar del bosco, che ricorda l’uccisione di una ragazza appena ventenne,
Wanda, colpita dalle pallottole di un mitragliamento aereo alleato, nei pressi
dove Carlo Cassola con la sua squadra effettuò il famoso attacco ad una colonna
di camion tedeschi, facendo molte vittime e lasciando sul campo il partigiano
volterrano Gino Tamburini. La misteriosa storia di Wanda mi appassiona, chi
era? dove andava? con chi? in quel giorno periglioso su un calessino? Molti
anni fa lasciai un messaggio appeso al mazzo dei fiori sulla lapide, dentro una
busta di plastica per proteggerlo dalle piogge, con la richiesta di
informazioni, sperando in un gentile contatto e, poco dopo, passando di nuovo,
notai che la busta non c’era più! Segno che qualcuno l’aveva trovata. Ma
nessuna risposta. Infine conobbi un
signore di Sasso Pisano, mi disse di aver trovato la busta e di averla presa,
conosceva in parte la storia di Wanda, ma per motivi che non mi volle rivelare,
non poteva dirmi nemmeno una parola, c’era di mezzo un segreto. Ed è proprio
questo segreto che mi appassiona…Infine Monterotondo Marittimo con sosta al
Caseificio San Martino ed ai suoi deliziosi formaggi, credo unici, sia per il
sapore che per la tipologia della lavorazione, senza alcun inquinamento
ambientale, ma con energia geotermica a ZERO EMISSIONI DI CO2 IN ATMOSFERA, e,
sulla via di casa, una sosta nel cimitero per una visitina a Giuliana e a due
partigiani… Luoghi dell’anima.
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