2 Novembre 2014. Giorno dei
Morti.
Sul Calendario di Frate Indovino
la dicitura è riduttiva: “ Commemorazione di tutti i fedeli defunti”.
Ma ormai, nella filosofia della
gente comune, queste distinzioni hanno nullo o poco valore. I morti son morti,
ma tutti son connessi ai vivi, se non altro per il dna. Del resto il transito
nel cimitero comunale, ora che hanno messo una terra che rode” in sostituzione
dell’originario “mattaione”, non supera i 25 anni. Poi le poche ossa rimaste
vengono collocate momentaneamente nell’ossario generale. Anche per coloro che
vengono collocati nei “loculi” o “fornetti” non c’è più un tempo “eterno”, ma
di affitto per 99 anni, con possibilità di rinnovo dietro pagamento. Insomma si
fa per spillare danaro. Basterebbe pensare che a Castelnuovo di Val di Cecina,
i primi cimiteri erano dentro la chiesa e nel campo antistante; nel centro del
paese. Le leggi napoleoniche, fine ‘700
primi ‘800, più rispettose dell’igiene, trasferirono le sepolture alla distanza
di 500 metri
dal centro abitato. Sepolture definitivamente trasferite, negli ultimi decenni
dell’800, all’attuale cimitero che allora distava circa un chilometro dal paese
ed oggi invece è circondato da abitazioni e fabbricati industriali…Si continua
a costruire loculi e piccole cellette per le “ceneri”, dato un progressivo
aumento di chi chiede la cremazione, gesto che, se non in aperto contrasto con
la cattolica religione viene approvato e benedetto dal prete. Quindi tale
pratica si va progressivamente estendendo. Quando parlo con il mio amico Mauro,
concordiamo che per noi vecchi il “paese” è ormai più lassù, all’olmone, ossia
al camposanto, che non nel nostro antico Borgo, dato che conosciamo quasi tutti
i coloro che vi son sepolti. Forse è per questo che non ci andiamo tanto volentieri!
Stamattina ho fatto tre
fotografie, la parte vecchia, la parte nuova in ampliamento e il loculo dei
miei nonni paterni, perché la nonna non voleva “andare in terra”
(successivamente, quando abbiamo scavato le ossa del nonno, abbiamo posto
accanto alla sua bara una cassettina, così, simbolicamente, si sono riuniti).
Tuttavia quando la nonna vide la posizione della sua “dimora” ebbe a farci
notare che non era tanto contenta perché, proprio accanto, avevano sepolto una
sua conoscente litigiosa, con la quale non andava troppo d’accordo!
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