venerdì 25 ottobre 2019











TURISMO A CASTELNUOVO DI VAL DI CECINA.

Oggi mi sono trasformato in un “turista”. Ho preso alcune carte all’Ufficio Turistico ed ho deciso di visitare i due Ponti sul Torrente Pavone . In una mappa c’è scritto: ”Dal paese è possibile accedere direttamente ai circostanti boschi di castagni, scendere fino alla Val di Pavone dove è possibile ammirare i due ponti medievali “Ponte Alto” e “Ponte del Defizio”. In una altra mappa invece si è più vicini alla realtà attuale: “…scendere fino alla Val di Pavone dove è possibile ammirare i resti di due ponti rinascimentali”.

A parte che l’indicazione più semplice per raggiungere i due ponti sarebbe stata quella della strada per Monna, con sosta auto in una piazzola naturale nei pressi della Madonna al Piano…ma cosa potranno “ammirare” dei famosi ponti, vanto di Castelnuovo?

Il Ponte del Defizio è praticamente inaccessibile e i due lati del medesimo sono sbarrati per “frane”. Il Ponte è pericolante, molti tratti delle spallette son crollate o distrutte da vandali,  le piene impetuose e violente del torrente Pavone  e di un suo affluente, sono ostacolate da un guado che non potendo ricevere  tutta l’acqua, i rami e i massi, fa straripare il torrente e arriva con impeto a battere contro  le estremità provocandone l’erosione e poi il crollo.

Al Ponte Alto si arriva facilmente da una strada sterrata rotabile. Ma gli accessi al ponte  son crollati.  Anche scattare qualche fotografia resta difficile, dalla gran massa della vegetazione che copre i due ponti.

Ammirare” è una parola grossa! Non solo per le intere strutture dei ponti, ma anche per  i “resti”!

Personalmente non ho  idea di cosa si potrebbe fare per salvare e ridare visibilità ai due “Ponti”. Non so nemmeno a chi appartengano, Demanio, Regione, Privati…? E da qualsiasi lato si guardi  il problema le cifre occorrenti per la loro messa in sicurezza e manutenzione sarebbero senz’altro notevoli, ben oltre  le risorse del Comune. L’unica cosa da fare sarebbe quella di correggere le mappe turistiche, non citando più i due antichi e morenti e pericolosi Ponti, evitando in tal modo brutte figure, pericoli,  e spese inutili ai  curiosi viaggiatori.

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