Un po’ di vanità personale…
Perché resti una traccia di
memoria di me pubblico questo post. In genere sono restio ad esibirmi, ed ora che mi aggiro per i cimiteri delle
Colline Metallifere, e medito sulla
vanità della vita degli uomini, penso che questi post (che regolarmente stampo
e archivio) siano di poco duraturi. Mi tornano sempre a mente i versi della canzone all’Italia di Francesco
Petrarca: Signor, mirate come ‘l tempo vola/e sì come la vita/fugge e la morte
n’è sovra le spalle./Voi siete or qui, pensate a la partita:/ché l’alma ignuda
e sola/conven ch’arrive a quel dubbioso calle./Al passar questa valle/piacciavi
porre giù l’odio e lo sdegno/venti contrari alla vita serena/ e quel che ‘n
altrui pena/tempo si spende, in qualche atto
più degno/o di mano o d’ingegno,/in qualche bella lode,/in qualche onesto
studio si converta;/ così qua giù si gode/ e la strada del ciel si trova
aperta.
Ed anche a quelli di Dante
Alighieri: Oh vana gloria dell’umane posse!/come poco verde in su la cima
dura,/se non è giunta dell’etati grosse!/Credette Cimabue nella pintura/tener
lo campo, e ora ha Giotto il grido,/si che la fama di colui è scura…Non è il
mondan romore altro che un fiato/ di vento, ch’or vien quinci e or vien
quindi,/e muta nome perché muta lato.
Dunque, figuriamoci se volessi
eccedere nall’autoglorificazione!
Tuttavia gli eventi del 20 e 21
ottobre 2018 sono stati per me così importanti che non li posso lasciare sotto
silenzio, se non fosse altro per le emozioni che mi hanno dato! Il 20 ottobre è
stato inaugurato lo Spazio Volterrra, cioè la parte museale ricavata in otre 4000 metri quadrati di quello che fu
l’antico Spedale di Santa Maria Maddalena ,
nel luogo più magico dell’antichissima Città etrusco-romana, tra la
Cattedrale, il Battistero di San
Giovanni. Spazi museali bellissimi, magistralmente disposti e ricchi di tesori
facenti parte delle DONAZIONI, LASCITI e ACQUISTI di artisti volterrani o di
coloro che Volterra hanno amato. Custoditi con pazienza e cura in luoghi inaccessibili
e, finalmente riportati alla luce come dono agli abitanti ed a tutti gli amanti
dell’arte in Italia e nel Mondo.
La cerimonia della inaugurazione
è stata solenne ed allo stesso tempo priva di retorica. Con sobrietà, ma anche
con orgoglio, il Presidente della Fondazione
Cassa di Risparmio di Volterra, Augusto Mugellini, ha ripercorso gli anni
del suo mandato, che per 18 anni s’è svolto negli Organi Direttivi della
Fondazione, dei quali, negli ultimi 6 ne è stato Presidente.
Mi ha sempre palesato la sua
amicizia, anche in tempi complessi e burrascosi, e adesso me l’ha riconfermata con l’invito
alla Cerimonia. Chi avesse tempo, voglia e possibilità ripercorra il periodo
2005-2013 sulle pagine del periodico trimestrale della Fondazione, “FONDAZIONE&VOLTERRA”
per comprendere ciò che la Fondazione ed i suoi Organismi (Assemblea dei soci, Collegio
dei Sindaci Revisori, Organo di Indirizzo, Consiglio di Amministrazione,
Presidente, con l’importante funzione del Segretario e dello staff di
Segreteria), hanno realizzato per la città di Volterra e per tutto il territorio,
e non solo.
E ieri, 21 ottobre, al Vile di
Mazzolla (Volterra), abbiamo festeggiato il 10° Anniversario della
inaugurazione dell’OSSERVATORIO ASTRONOMICO di VOLTERRA. Una bella serata. In
questo caso posso dire che mi sono trovato tra tanti amici: Piero, Maurizio,
Ivo, Annalisa, Antonella, Angela, Girolamo, Stefano… ! Il Sindaco di Volterra,
Buselli, ha tagliato il nastro con il Presidente del GIAN, Marino. Ho potuto esprimere anch’io la mia gioia, in
questo caso per vedere che l’impegno finanziario di allora della Fondazione
CRV, ha contribuito a dotare Volterra e
il suo territorio, e i tanti visitatori che vengono da lontano e dalll’Europa,
di un BENE DUREVOLE! Non posso citare tutti i cari amici ed amiche che ho
potuto salutare, ma li abbraccio tutti e li ringrazio del loro affetto. Naturalmente, in campo scientifico, dieci
anni sono tanti e anche questa realizzazione avrà bisogno di un nuovo aiuto per
stare al passo con le innovazioni scientifiche delle strumentazioni! Spero che i Nuovi Organi della Fondazione che
si insedieranno tra poche settimane abbiano ancora la lungimiranza di
valorizzare questa stupenda opera, anzi, suggerisco al GIAN ed al GAV, di organizzare
un’apposito incontro proprio all’Osservatorio!
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