Le terre fumanti (in 13 immagini).
Da Sasso Pisano a Monterotondo Marittimo.
(I)
Armati del depliant stampato dal
Comune di Castelnuovo di Val di Cecina e dal Consorzio Turistico Volterra
Valdicecina nel 2014, alle ore 18 del 2 giugno 2015 io e mia moglie ci siamo
recati a Sasso Pisano per compiere un trekking sul percorso delle “terre
fumanti”, ossia “le biancane”, che, partendo a ridosso del centro abitato di
Sasso Pisano, alla quota di circa 490 metri slm, salgono sul Monte, a quota circa
690 slm, per poi congiungersi con le “biancane” di Monterotondo Marittimo,
praticamente in quota. Andata e ritorno previsti indicativamente in 3 ore. In
realtà, l’ora già tarda, ci ha consigliato di arrivare soltanto all’inizio
delle “biancane” di Monterotondo, le quale conosciamo assai bene per arrivarci
dall’omonimo Borgo con l’auto, per poi compiere un breve trekking, assai meno
faticoso che non l’impervia ascesa dalla parte di Sasso Pisano. La camminata è
stata molto dura, ma interessante, anche se i postumi di vari dolori l’ho
risentiti per tutto il giorno seguente!
Da quando è stato pubblicato il
depliant troviamo una realtà assai diversa: i cartelli indicatori sono
illeggibili per l’ossidazione e soltanto alcune freccette tracciate con un
gessetto sulle pietre indicavano il senso di marcia, oltre a quello
dell’allineamento del sentiero con una vecchia e traballante linea telefonica.
La mancanza parziale o totale di scalette in legno, e del cordone di
delimitazione del tracciato, ha fatto si che un devastante calpestio fuori dal
sentiero abbia distrutto molta superficie delle manifestazioni geotermiche,
senza parlare della continua asportazione, da parte dei visitatori, di
frammenti di rocce boriche e di zolfo prodotto per sublimazione dalle fumarole,
distruggendo perciò mineralizzazioni che si erano formate in decenni di
attività delle emissioni di vapori geotermici lungo tutto il grande arco di una
faglia tettonica in attività da millenni. Questa incuria è un male ed un bene.
Il male è annullare le potenzialità turistiche che tale imponente fenomeno
naturale avrebbe potuto attirare, con varie ricadute economiche, sul villaggio
di Sasso Pisano; il bene è che tutto il territorio delle “biancane”, facendo
decadere fino al cancellamento, le strutture artificiali, potrebbe ritornare
selvaggio, così com’era al tempo del grande viaggio del naturalista toscano
Giovanni Targioni Tozzetti in queste terre, mirabilmente descritto nella
relazione per li territori di Volterra e Massa Marittima nell’inverno dell’anno
1745: “…il Comune o Territorio del Sasso
è abbondantissimo di Zolfatare, e di Bulicami, o sieno Lagoni caldi, che di
lontano si fanno ben distinguere dal gran fummo e fetore che tramandano. Ve ne
sono, tra gli altri, moltissimi de’ grandi, che bollono impetuosamente, e
convien avvertire, che il tratto de’ Lagoni del Sasso, sale verso la sommità
del Monte, anziché lo scavalca in luogo detto alla Serra d’Acquaviva, cioè
nello scavo che resta tra il Monte della Merla, e il Poggio di Berto, formanti
la più alta parte della Montagna di Monterotondo. Da questa Serra d’Acquaviva,
che è il Confine trallo Stato Volterrano, e ‘l Senese, i Lagoni voltano, e si
propagano nella pendice opposta verso il Mare, tra i detti due poggi, e si
chiamano Lagoni di Monterotondo…” .
Quando giungiamo al “confine” tra
il Comune di Castelnuovo V.C. e quello di Monterotndo M.mo notiamo
immediatamente l’ingresso in un “altro mondo”: cartelli didattici chiari,
segnaletica ben visibile, sentiero pulito e ben delimitato, aree specifiche per
il riposo e l’osservazione delle manifestazioni naturali senza calpestarle…si
vede che la politica turistica del piccolo Comune è stata da molto tempo ben
gestita e nulla ha risentito dei cambiamenti amministrativi che negli ultimi
anni sono avvenuti. Ciò sia di stimolo anche per il rilancio della
valorizzazione di questo “fenomeno naturale” di Sasso Pisano, unico in Italia e
storicamente registrato fin dalla Tabula Peutingeriana e dalla storia dello
Stato Etrusco, che vi aveva impiantato un complesso termale tra i più imponenti
del mondo antico.
Per le mie parenti americane:
The Steaming Soil in
Castelnuovo Val di Cecina: the Nature Trail in Sasso Pisano. The still existing
geothermal spectacle in the area of Sasso Pisano and Monterotondo M.mo stands
in a barren and wild landscape, a fascinating natural environment which can be
compared to a landscape from Hell. Very evident contrasts of colours due to
rock weathering, rare forms of vegetations, minerals in continuous evolution,
very hot rocks, very hot springs between geysers and effervescent pools, and
remains of an ancient past, these are but a few of the wonders of this
extraordinary landscape.
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