Da l’Unità, 21
settembre 1973.
CASTELNUOVO
VAL DI CECINA
TUTTO IN ALTO
MARE
PER LA STATALE 439.
L’ANAS di Firenze non ha
ancora ricevuto il decreto per l’inizio dei lavori.
“Castelnuovo V.d. C.
In data 7 giugno u.s. la
direzione generale dell’ANAS assegnava alla ditta SALES di Livorno l’appalto
dei lavori per la sistemazione della strada statale 439 nell’ambito del
territorio comunale di Castelnuovo.
Sembrava un passo in avanti,
anche se estremamente tardivo e incompleto, nella lunga e scandalosa storia di
questa strada, arteria vitale per le comunicazioni nella Valdicecina e per il
collegamento di questo comprensorio con tutta la Toscana.
Sembrava, ma non è stato così. A
tutt’oggi, infatti, il compartimento ANAS di Firenze – competente nel caso
specifico per i lavori – non ha ancora ricevuto il relativo decreto che
consente la consegna dei lavori alla SALES.
Anni e anni di proteste, di
manifestazioni popolari, con la partecipazione di tutta la popolazione della
Valdicecina e degli enti locali interessati, hanno denunciato all’opinione
pubblica lo stato di indicibile abbandono di questa strada, hanno denunciato la
colpevole inerzia di quelle autorità che lasciano andare in malora una delle tante strutture necessarie alla
vita, all’economia del comprensorio. Ora, scandalo nello scandalo, la “pratica” sparisce nel cassetto di qualche
ufficio centrale o periferico che sia, e la lista delle inadempienze, delle
promesse vane e degli imbrogli di governo ai danni della popolazione della
Valdicecina ancora si allunga.
Tre mesi per “consegnare” un
decreto di appalto. M – questo è ben più grave – anni ed anni per accorgersi
finalmente che la strada statale 439 non è in condizioni di agibilità: è
pericolosa, antieconomica per il suo tracciato, dissestata (e quindi anche
causa di incidenti), incapace soprattutto di poter garantire i collegamenti
necessari per la circolazione delle merci e dei prodotti agricoli, per lo
spostamento dei cittadini.
La protesta della popolazione di
Castelnuovo si inquadra in quella più generale per la rinascita e il “decollo”
economico della Valdicecina, anzi individua nella sistemazione della strada un
elemento propulsore per i nuovi insediamenti e per le nuove infrastrutture
sociali. Da qui, la ferma denuncia del Comune della intollerabilità della
situazione, con una richiesta pressante e decisa affinché finalmente si
intervenga per dare immediatamente inizio all’appalto e, quindi, ai lavori!”
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