BIBLIOTECA PRIVATA
“CARLO GROPPI”
VIA RENATO FUCINI 11
CASTELNUOVO DI VAL DI
CECINA (PI)
CATALOGO GENERALE
Lavorare intensamente alla
catalogazione della biblioteca personale è un’attività bellissima! Mi fa
rivivere la mia storia, la crescita culturale, i cambiamenti e la molteplicità
degli interessi, politici, letterari, storici, e molto spesso mi fa ritrovare,
tra le pagine, fotografie, lettere, ritagli di giornali e riviste, creduti
perduti…un piccolo mondo antico molte volte dimenticato. Non posso andare molto
indietro nel tempo purtroppo. Dai miei genitori e dai miei nonni, tutti assai
poveri e quelli del ramo materno analfabeti, non ho ereditato alcun libro! Mio
nonno Dario, nato 1879, leggeva il giornale e conosceva bene la musica, ma non
ha lasciato nulla, E così mio padre, scolarizzato, conoscitore della musica,
lettore di giornali e riviste ed anche di libri presi in prestito alla
Biblioteca Comunale Edmondo De Amicis di Castelnuovo, fondata alla fine del
secolo XIX, ha lasciato solo qualche spartito musicale, un libretto d’algebra e
le Lettere dal carcere di Antonio Gramsci (che forse non ha mai letto). Di mia
nonna buonanima, Enélide, nata 1884, conservo soltanto il suo libro da Messa,
qualche “santino” e qualche “nodo di Salomone” che disegnava per farmi vedere
quant’era brava! Nella sua vecchiaia amava molto la lettura, soprattutto la
cronaca nera e le riviste settimanali che le procuravo. Anche mia moglie, ha
portato in dote poche scartoffie e solo qualche libriccino di novelle. Perciò
la costituzione della biblioteca privata è, diciamo, quasi tutta opera mia e,
con ampi contributi di mia moglie ed anche delle due figlie. Però, adesso, le
figlie non vivono più con noi ed hanno i loro libri, e quelli rimastimi,
soprattutto testi legati ai loro alti percorsi scolastici, non rientrano nella
catalogazione. Non ho alcun libro delle scuole elementari, né quaderni, tutto
perduto nei numerosi traslochi da una casa all’altra, o per accendere il fuoco
nel camino e nella stufa…ed anche dei quattro anni delle superiori mi restano
fra il sì ed il no, quattro o cinque volumi,
due vocabolari, una antologia letteraria…Ricordo vagamente di aver fatto
una scambio dei libri scolastici con un ragazzo del mio paese, che mi offrì
dischi musicali! Si, perché nella nostra dignitosa povertà (la parola d’ordine
del babbo era “non aver debiti!”) acquistammo nel 1950, di seconda mano, un mobiletto radio con giradischi. La musica
leggera mi piaceva tantissimo. Perciò il primo vero libro fu quello che mi
regalò mio padre, credo all’età di 11 anni, nel 1949, durante la malattia degli
“orecchioni”: si trattava di Kim di Kipling! Credo che proprio da quel libro e
dagli album di Gordon che mi prestava Valdo Battaglini in quel periodo, sia
nato l’amore per…la carta stampata! Naturalmente il salto di qualità e di
quantità lo feci con il mio primo salario di manovale, nel febbraio 1956,
impegnando il 5% mensile, circa 1500 lire, nell’acquisto rateale di libri, tra
i quali La Storia
della letteratura italiana di Francesco Flora, 5 volumi, dall’iperbolico prezzo
di copertina di 25.000 lire, quasi l’intero salario. Su su, compra oggi e
compra domani, quanti libri avrò in tutto? E dove? Domanda non così sciocca
come potrebbe sembrare perché ho libri in salotto, nel corridoio, nella mia stanza
di lavoro, in camera delle mie figlie (ora è praticamente vuota), nella saletta da pranzo, nel fondo dove
abitava il mio cane Otto, nella cantina degli attrassi, nel garage posto in un
altro fabbricato.... La quantità, da un calcolo empirico dovrebbe aggirarsi sui
cinquemila volumi. In più ci sarebbero le raccolte di giornali e riviste, la
collezione di francobolli, i LP 33 giri, i CD e DVD, la cartella delle
stampe,…Ma per adesso questi settori non posso contemplarli nella catalogazione
se non qualcosa di veramente speciale. Dal 28 giugno ad oggi ne ho catalogati
1187, per un totale di 55 pagine. Con questo ritmo credo di terminare il lavoro
a febbraio 2014. E, forse, potrò mettere la biblioteca in rete. Vedremo!
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