mercoledì 31 luglio 2013
sabato 27 luglio 2013
BIBLIOTECA PRIVATA
“CARLO GROPPI”
VIA RENATO FUCINI 11
CASTELNUOVO DI VAL DI
CECINA (PI)
CATALOGO GENERALE
giovedì 25 luglio 2013
E’ morto il
mio amico Mario Nati (“Marione”!)
24 luglio 2013, nelle prime ore
del mattino, al termine di una passeggiata insieme alla moglie nell’ombrosa
strada di Sasso Pisano, è morto fulmineamente il mio amico Mario Nati, fu
Agostino, di anni 67. Mario, soprannominato “Marione” per la sua corporatura
massiccia, era da sempre uno sportivo, non un “tifoso” (anche se il suo amore
per la Juventus
era immenso), ma un praticante. Da giovane calciatore, poi allenatore, poi
ciclista, poi podista, poi marciatore e camminatore…ci incontravamo abbastanza
di frequente sulle strade intorno a Castelnuovo, incontri rapidi, perché il suo
passo era assai più veloce del mio, ma tuttavia trovavamo il tempo per
scambiarci il saluto e qualche informazione. Una delle ultime volte, qualche
settimana fa, lo vedemmo da lontano con sua moglie, sembrava che spingessero il
passeggino di un bimbo piccino e commentammo: “Ma chi spinge Mario? Il suo
nipote è grande…”. La sorpresa fu presto svelata: dentro il passeggino avevano
il loro cane! Ma, Mario? Che fate? E’ stanco o l’ha pinzato una vipera? No, non
ha niente, ci alleniamo perché tra qualche giorno andremo a fare una camminata
nel Parco della Pace tra Serbia e Croazia e lo porteremo con noi! Lui e la
moglie hanno sempre amato gli animali e la loro casa è stata abitata da cani e
da gatti, forse anche da pappagalli, criceti ecc. ecc. Anzi, posso affermare
che eravamo diventati “parenti” in quanto il mio cane Otto innamoratissimo di
una delle sua cagnette ungheresi ci s’era unito in matrimonio mettendo al mondo
cinque deliziosi cagnolini! Tutti felicemente sistemati presso amici. Lì per lì
Mario non c’era rimasto bene. Desiderava una discendenza più nobile che un
incrocio con un bastardino, anche se il bastardino era il cane più bello del
mondo! Ma ci facemmo tante risate. Conoscevo Mario da quasi mezzo secolo. Anzi,
conoscevo sua sorella e i suoi genitori, e ricordo bene di essere andato, nel
1975, al funerale del suo babbo, Gosto, che allora abitava in un appartamento
soprastante l’Albergo La Perla. Ciò
vuol rimarcare la nostra antica amicizia. Poi siamo stati compagni nel Partito
Comunista Italiano e nella Cgil-Fidae, poi Fnle, nella Fabbrica di Larderello.
Era un collaboratore del giornalino mensile, curando specialmente i commenti e
le riflessioni sugli avvenimenti internazionali e dell’America Latina, come il
Cile, la Bolivia ,
Cuba…lo affascinavano le figure dei grandi rivoluzionari moderni. Dopo che io lasciai
gli incarichi sindacali (1984) per “incompatibilità” con nuovi incarichi
amministrativi nel Consiglio comunale di Castelnuovo, Mario entrò a far parte
del Direttivo della Fnle-Cgil. Gli anni successivi al 1989 non valgono più per
il ricordo. Mario era una persona allegra, scherzosa, chiacchierona…il suo
impegno nel sociale lo trasfondeva come volontario della Confraternita di
Misericordia, della quale era un membro attivo. Era anche un bell’uomo, amante
dei viaggi, delle vacanze in Grecia, e a tal proposito “invidiava” moltissimo
le mie magliette estive, tutte provenienti da paesi lontani, sia dell’Asia, che
dell’Africa, o delle Americhe, anche se lo tranquillizzavo dicendogli,“Mario,
queste me le ha portate mia figlia di regalo!” Tifosissimo della Juventus
riuscì a portarmi per due volte a vederla giocare, una volta a Torino e un’altra
a Basilea! Giorni indimenticabili. Insomma Mario era un personaggio del nostro
piccolo paese autoctono, che mancherà moltissimo a tutti. Stamani sono andato a
rendergli l’ultimo saluto nella Chiesina di San Rocco, prima del suo
trasferimento a Siena per la cremazione; generalmente non voglio vedere i
morti, preferisco ricordarli da vivi, ma per Mario ho fatto una eccezione:
sapevo che non mi avrebbe impressionato, la sua morte era stata velocissima,
senza soffrimento, ed infatti il suo volto era quello di sempre, disteso, quasi
sorridente. Non so bene se fosse religioso, cattolico o no perché la Chiesina di San Rocco
viene adibita dalla Misericordia all’ospitalità, in taluni casi, ma mi ha fatto riflettere la simmetria della
bara rispetto al grande quadro del Daddi appeso alle sue spalle: la
purificazione di Maria a quaranta giorni dalla nascita del figlio, come
prescriveva la legge di Mosè, con la presentazione di Gesù a Simeone nel
Tempio. In tale occasione venivano accese sette candele. Ho pensato alla morte
come ad un passaggio ed a una purificazione, non al Nulla. Forse anche la
nostra anima sarà accolta con gioia, così com’è, in un’altra dimensione, a noi
imperscrutabile, in una eternità ancora ricca d’incontri, di passioni e amore. Dunque, arrivederci Mario!
martedì 9 luglio 2013
Da l’Unità, 21
settembre 1973.
CASTELNUOVO
VAL DI CECINA
TUTTO IN ALTO
MARE
PER LA STATALE 439.
L’ANAS di Firenze non ha
ancora ricevuto il decreto per l’inizio dei lavori.
“Castelnuovo V.d. C.
In data 7 giugno u.s. la
direzione generale dell’ANAS assegnava alla ditta SALES di Livorno l’appalto
dei lavori per la sistemazione della strada statale 439 nell’ambito del
territorio comunale di Castelnuovo.
Sembrava un passo in avanti,
anche se estremamente tardivo e incompleto, nella lunga e scandalosa storia di
questa strada, arteria vitale per le comunicazioni nella Valdicecina e per il
collegamento di questo comprensorio con tutta la Toscana.
Sembrava, ma non è stato così. A
tutt’oggi, infatti, il compartimento ANAS di Firenze – competente nel caso
specifico per i lavori – non ha ancora ricevuto il relativo decreto che
consente la consegna dei lavori alla SALES.
Anni e anni di proteste, di
manifestazioni popolari, con la partecipazione di tutta la popolazione della
Valdicecina e degli enti locali interessati, hanno denunciato all’opinione
pubblica lo stato di indicibile abbandono di questa strada, hanno denunciato la
colpevole inerzia di quelle autorità che lasciano andare in malora una delle tante strutture necessarie alla
vita, all’economia del comprensorio. Ora, scandalo nello scandalo, la “pratica” sparisce nel cassetto di qualche
ufficio centrale o periferico che sia, e la lista delle inadempienze, delle
promesse vane e degli imbrogli di governo ai danni della popolazione della
Valdicecina ancora si allunga.
Tre mesi per “consegnare” un
decreto di appalto. M – questo è ben più grave – anni ed anni per accorgersi
finalmente che la strada statale 439 non è in condizioni di agibilità: è
pericolosa, antieconomica per il suo tracciato, dissestata (e quindi anche
causa di incidenti), incapace soprattutto di poter garantire i collegamenti
necessari per la circolazione delle merci e dei prodotti agricoli, per lo
spostamento dei cittadini.
La protesta della popolazione di
Castelnuovo si inquadra in quella più generale per la rinascita e il “decollo”
economico della Valdicecina, anzi individua nella sistemazione della strada un
elemento propulsore per i nuovi insediamenti e per le nuove infrastrutture
sociali. Da qui, la ferma denuncia del Comune della intollerabilità della
situazione, con una richiesta pressante e decisa affinché finalmente si
intervenga per dare immediatamente inizio all’appalto e, quindi, ai lavori!”
lunedì 1 luglio 2013
FESTA PARTIGIANA A CASTELNUOVO DI VAL DI CECINA (PI)
29 e 30 GIUGNO 2013. Alla Pagoda, Località Doccioli.
Credo sia stato il primo incontro
tra alcune strutture territoriali dell’ANPI, al di fuori di eventi
commemorativi o celebrativi, quali, ad esempio, il 13 giugno a Massa Marittima,
il 14 giugno a Castelnuovo, il 26 giugno a Guardistallo e una domenica di luglio al “Capanno” dei
partigiani sul monte Carlina.
Vi hanno partecipato le ANPI di Volterra,
Cecina, Pomarance, Castelnuovo, Livorno, Massa Marittima, Rosignano,
Monterotondo Marittimo, Montieri, Colle di Val d’Elsa. Presenti i sindaci dei
Comuni di Pomarance e Castelnuovo che hanno aperto e chiuso i lavori dell’incontro
di domenica 30 giugno, svoltosi all’aperto, sotto i castagni, e finalmente
sotto un bel sole caldo che filtrava dalle foglie. Spirito di amicizia e voglia
di fare. Impegni per il futuro, non soltanto in vista del 70° Anniversario
delle stragi nazifasciste e della Liberazione dei nostri territori, ma per
ravvivare e trasmettere la memoria della Resistenza e soprattutto la sua
attualizzazione , sia a difesa della Costituzione e della sua applicazione, sia
per intervenire, in quello spirito, sui complessi problemi sociali e politici ed
economici del presente.
Alle 22 di sabato la Compagnia Teatrale
Picc Nicc e il gruppo musicale Etruschi From Lakota ha messo in scena il dramma
“Roccatederighi, una storia italiana”, imperniata sulla vicenda del campo di
concentramento per ebrei allestito a Roccatederighi, sia per ripercorrere l’itinerario
degli eccidi compiuti dai nazifascisti, con la diretta partecipazione del Capo
della Provincia di Grosseto, Alceo Ercolani, sia per le pesanti responsabilità del Vescovo di Grosseto Paolo
Galeazzi nella concessione del Seminario Vescovile di Roccatederighi alla RSI e
ai nazisti per l’internamento degli ebrei catturati nella provincia di
Grosseto. Pubblico numeroso, moltissimi i giovani e buon successo.
Molti i tavoli presenti con
materiale didattico, pubblicitario e documentario: ANPI, Emergency, Libera,
Amiche di Mafalda, Tavolo della Pace…e centinaia di persone a pranzo e
cena preparati dall’impeccabile gruppo
della Pagoda-Arci di Castelnuovo. Insomma un bel successo e una speranza.
Ho personalmente ritrovato tanti
amici ed amiche ed attivato nuovi contatti.
Metto due sole immagini, per dimostrare che c’ero!
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