domenica 13 maggio 2012







Le prime rose

All’ultimo amore
Dono le prime rose
Mettile sul tuo cuore
Son senza spine
Non danno dolore

Alla mia amata
Dono tre baci lievi
Angelo del Paradiso
Felicità inappagata

Di giorni troppo brevi

Fuga di stanze: "...penso poesie non scritte..."

Fuga di stanze: "...penso poesie non scritte...": Marc Chagall   Il sogno del poeta Il sogno di Chagall Mi sono svegliato all'improvviso, con negli occhi il vago premonimento del...

sabato 12 maggio 2012






Carlo Bechelli, poeta estemporaneo.

Da molto tempo avevo sentito parlare di un poeta estemporaneo, cioè di un cantore in ottava rima, Carlo Bechelli, che abitava a Badiavecchia, un podere nelle vicinanze del paese di Monteverdi Marittimo (Pisa), e m’ero prefissato di andarlo a trovare, dato che mi avevano detto che era di idee comuniste ed anche non più giovanissimo…M’avevano parlato di lui i miei amici e compagni di lavoro monteverdini, Oris e Luciano, ma per un motivo o per l’altro avevo sempre rimandato la visita. Ieri, il mio fisioterapista, che tiene corsi del progetto AFA (Attività Fisica Adattata) nei piccoli centri dell’Alta Val di Cecina m’ha confidato, durante la mia seduta individuale, che una signora anziana, una poetessa, che segue il suo corso a Monteverdi Marittimo, gli ha regalato un libro di poesie “Memorie del tempo”, scritto da tre sorelle e un fratello, i “Fratelli Bechelli”. Ho pensato subito a Carlo! Ebbene m’ha prestato il prezioso volume stampato artigianalmente in poche copie per amici e compaesani alcuni anni fa, che ho letto con grande piacere e commozione. Non perché in esso il Canto alle Muse risuoni meravigliosamente, ma per l’ingenuità che lo pervade unitamente alla mitezza  ed alla bontà non disgiunte dalla speranza. Tra le poesie di Carlo ne ho trovata una scritta nel 1964 “I funerali di Togliatti”. Mentre lui stava guardando i funerali del leader del PCI, io ero a Roma mischiato tra il milione di persone che seguivano il feretro! Entrambi abbiamo scritto una poesia. La sua è in cinque ottave, ne riporto una:

…Poi Terracini semplice e sincero,
del compagno Palmiro egli diceva,
colui che ha combattuto e che fu fiero
nella causa giusta che credeva.
Che non è morto, che non muoia spero,
che quella bara non lo rinchiudeva:
Togliatti è vivo, e vivo al mondo resta,
l’insegnamento suo ci manifesta.

In un quaderno ho ritrovato la mia. Grazie caro amico sconosciuto di avermi ricordato la purezza del nostro ideale!

E’ morto Palmiro

E’ morto Palmiro,
il migliore,
il Partito espone
le bandiere a lutto
col nastro tricolore.

Si parte per la Capitale
occhi rossi di pianto
trattenuto,
e la gran foto sull’Unità,
il suo giornale.

Noi lo crediamo
invincibile e puro,
saggio e sicuro
della vittoria
del Partito Comunista,
a milioni alziamo
il pugno,
e la bandiera trista.

Il tramonto romano
è un rosso fiume
di gioia e di dolore,
il clero s’è rinchiuso
in Vaticano,
son mute le campane
e l’officine,
il battito del cuore
si dilata
tra la fiumana
che non ha mai fine.

Angelo era e non aveva ali,
Santo non era e miracoli
faceva,
canta il poeta
la sua ballata arcana,
di braccianti ammazzati
e di lupara,
di Modena e Melissa,
Genova, Reggio e Portella,
laggiù nella piana,
dove il sudore si mischiò
col sangue.

E canta l’emigrante
di Torino stipato come
bestia nel vagone,
le valigie legate
con lo spago, di cartone,
e va e va a Marcinelle,
Ribolla, nella Ruhr,
a Dieppe ed a Namur,
l’anima e i polmoni
son neri di carbone!

Palmiro incita alla lotta,
difende i vinti, i derelitti
che il Capitale
considera merce.

S’è spento un valoroso,
un sole grande
dell’ideale,
poi dal buio emergeranno
i mostri,
sarà un demone odiato
della schiera dei martiri,
il simbolo del male,
Palmiro, l’assassino,
al servizio del truce
Cremlino!

Amicizia!

venerdì 11 maggio 2012



Torremozza

Nella notte salmastra
tacciono le creature
dei campi e gli uccelli
sui rami. Il mare s'ode
appena nel ritmo
primordiale e infinito,
acqua e terra si cozzano,
e mai s'acquietano.
Siam giunti esausti
a questa casa solitaria,
si riconosce nell'ombra
dei pioppi sottili,
e sul letto umido
e disfatto, ci abbracciamo.
Siamo stranieri l'uno
all'altra, diversi, erranti
pellegrini, ma ci risplende
in fronte la bellezza
d'esser quasi bambini.
Ulula il lupo mannaro
alla campagna,
stride l'elica del pozzo
alla brezza marina,
la rugiada cade
sul canto dei grilli.
Nelle nostre parole
s'affacciano città lontane,
villeggi sperduti,
ingenui racconti,
antiche storie
d'incontri e solitudini.
Calde lacrime ci bagnano
il ciglio,
si arrendono i corpi
all'avanzar del vero.
L'alba ci strapperà
dal petto un grido
di gabbiano,
l'urlo del treno
squarcerà la sera
del plumbeo mare
a Torremozza,
e via e via e dove
e quando e chi?
Lettere si poseranno
nei cassetti
come le foglie morte
di Piazza Matteotti
e ingialliranno.
Nella storia
che mostruosa divora
i volti e gli anni,
i sogni, i nostri
affanni giovanili,
le false e vere bandiere,
l'utopia, la viltà, il dolore,
nulla rimarrà 
del nostro amore.
Solo due pioppi
slanciati alle stelle
e la lotta del mare
che mai s'arrende.
E il grido del lupo
che talvolta s'ode.

martedì 8 maggio 2012


La sostenibilità come fattore di sviluppo: l’esperienza della provincia di Siena

La sostenibilità come fattore di sviluppo: l’esperienza della provincia di Siena
L'Assessore all’Ambiente della Provincia di Siena, Gabriele Berni
Al seminario organizzato da CosViG per i propri soci -che si è tenuto giovedì 3 maggio a Radicondoli- l’assessore all’Ambiente, Energia, Cooperazione Internazionale della Provincia di Siena, Gabriele Berni, ha illustrato il percorso che sta facendo l’Amministrazione verso uno sviluppo sostenibile.
GeotermiaNews
Redazione
04/05/2012
«Siena già da qualche anno ha fatto una scommessa: diventare Carbon Free nel 2015 e la risorsa geotermica contribuisce a pieno titolo a questo progetto» ha esordito l’Assessore all’Ambiente della Provincia, Gabriele Berni, spiegando che con il termine “carbon free” si intende la capacità di riassorbire interamente, attraverso politiche energetiche e di efficienza, la quantità di anidride carbonica che viene emessa da tutte le attività che si svolgono sul territorio. Il percorso sarà certificato da un ente terzo, in particolare sarà il Rina a verificare il raggiungimento dell’obiettivo.
«Già con il bilancio energetico 2008 -ha proseguito l’Assessore Berni- si è raggiunto l’83% di riassorbimento delle emissioni di CO2 e questo ci porta a sostenere che l’obiettivo di far diventare l’intera provincia Carbon Free al 2015 é assolutamente raggiungibile».
«Questa scelta -ha continuato l’Assessore- permette al nostro territorio di poter esprimere competitività su un fattore importante come uno sviluppo che tiene conto delle future generazioni».Siena, inoltre, non si è fermata a questo obiettivo ma ha anche fatto la scelta di andare oltre il traguardo del 20-20-20 (20% di riduzione di emissioni, 20% di ricorso a energie rinnovabili e 20% di risparmio energetico) previsti dall’Europa per il 2020. 
«Abbiamo fissato per il 2015 obiettivi che prevedono il 29% delle riduzioni di CO2, il 38% di produzione di energie rinnovabili e l’11% di risparmio energetico -ha spiegato Berni- e abbiamo coinvolto l’intero territorio per ottenere questo ambizioso risultato, cercando di rendere partecipi tutte le attività che vi si svolgono».
Per raggiungere questo traguardo –ha spiegato l’assessore– abbiamo previsto un percorso e la definizione di una serie di strumenti tra cui l’erogazione di incentivi per le energie rinnovabili, aggiuntivi rispetto al conto energia; la predisposizione del marchio “Terre di Siena Carbon Free” che potrà essere utilizzato come brand dalle aziende che lo vorranno; la disposizione di risorse per migliorare l’efficienza energetica degli edifici pubblici.
«La provincia di Siena adotterà il suo nuovo piano energetico il prossimo 23 maggio -ha aggiunto l’assessore Berni- piano nel quale è stato previsto anche il contributo della geotermia. Ed è nostra intenzione che questo piano energetico non sia solo un piano d’indirizzo, come è previsto di solito per i piani energetici provinciali».
«Abbiamo la convinzione -ha proseguito l’Assessore- che il ruolo degli Enti Locali sia determinante per poter ottenere risultati ambiziosi come quelli che ci siamo posti. Per questo vogliamo -attraverso un accordo di programma con le amministrazioni del territorio- far diventare il piano più cogente e riuscire ad ottenere gli obiettivi che ci siamo posti tramite un percorso di recepimento volontario».
«Il primo step è al 2015 -ha concluso Berni- ma lo scenario che abbiamo descritto e che vorremmo raggiungere è proiettato in un tempo più lungo che parte da quanto emerge dal piano conoscitivo e prevede di investire in un percorso di sviluppo sostenibile del nostro territorio che è l’unico possibile oltre che desiderabile».