La
fisarmonica è muta
Sempre di suoni era colma la casa,
colmo il vicolo, il cielo vellutato,
e le donne si facevano più tenere
più ardenti gli occhi
nel tempo incantato
della mia fanciullezza.
Ora tacciono i flauti,
la fisarmonica è muta:
il battito dei piedi
s’è
fermato
e il cuore è tornato bambino.
Gravi mi assalgono i pensieri
mentre inclina l’autunno
e
i venti
sibilano tra i rami del pero.
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