La poesia è un bene immateriale.
La poesia è un bene immateriale,
e durante la pandemia
e la solitudine che l’ha accompagnata,
la sua fiammella non s’è mai spenta.
Ne è stato testimone
il mio libriccino
“Non tutto morirò”, adesso esaurito,
nel quale la ricordanza ha tessuto
la sua tela.
Ma la sartina dalla gamba fine
chi mai la ricorderà?
Era davvero carina e gentile,
una viola d’aprile
nella sua timidezza.
Non poteva ballare
né il valzer, né la samba,
ma nel lento, nel lento,
ti portava su, in alto,
nel cielo, dove regna
l’amore.
Era nata zoppina,
ma tutto il resto
baciato dalla bellezza,
il suo alito caldo
bruciava il mio cuore
bambino.
La rivedo darmi il braccio,
per scendere dalle ripide scale,
e infine, sulla porta,
un timido bacio:
che custodisco con cura
nel Museo dell’Innocenza!
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