martedì 31 gennaio 2023

 


Era l’unico modo

 

Più rapidamente del previsto ho letto per intero il secondo libro di un anno! Lo confesso, in parte per problemi della vista, in parte per l’affievolirsi della memoria, non riesco più a leggere, né giornali, riviste e libri! Ma non potevo ignorare il “giallo” di un caro amico, no, l’amicizia non è stato l’elemento principale, semmai la curiosità, dato che la vicenda si sviluppa in luoghi riconducibili sulla costa Tirrenica, a me vicina. Inoltre, l’altro libro che ho letto in precedenza, un romanzo di Pamuk, ruota sulla misteriosa uccisione di un grande scienziato turco, inviato dal Sultano su un’isola per accertarsi e combattere una epidemia di peste, non si sa bene da chi sia stata propagata. E i richiami di questo altro romanzo mi hanno un po’ sbloccato e riavvicinato alla letteratura “gialla” di Giorgio Simoni, l’autore dell’altro libro letto qualche anno fa: “Il diavolo non abita qui”, un vero piccolo capolavoro, a mio avviso. Ma anche questo nuovo libro gli si affianca! In più il testo è suddiviso in capitoli brevi, in caratteri grandi, con una sapiente partitura e molti dialoghi che alleggeriscono la narrazione dei fatti. C’è anche quella lieve aria di erotismo, di ammiccamenti, senza indulgere nella pornografia. Inoltre i capitoli si susseguono come i pezzi di un puzzle, fino ad arrivare al completamento. Una scrittura moderna di un dramma che, purtroppo, si nutre di avvenimenti reali. Ho colto anche, con piacere, l’indulgente umanizzazione dei “tutori dell’ordine”, l’Arma dei Carabinieri, e la loro umanità nonostante la tragedia. Grazie Giorgio, spero che di Ettore Spada, Dora Panerai e di tutta la squadra, ne risentiremo parlare presto!   

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