Pensione e pensionati.
Ieri sera, 30 giugno 2016, il mio
amico e collega di lavoro, Renzo Bianciardi, perito minerario, nato a
Boccheggiano (il suo luogo dell’anima!), ha festeggiato con una bella cena
all’Agriturismo San Francesco a Pomarance, con i suoi più stretti compagni
delle Perforazioni di Larderello Enel Green Power, il suo ultimo giorno di
lavoro e l’ingresso nell’universo dell’Istituto Nazionale di Previdenza
Sociale, cioè l’immobile stagno del
mondo pensionistico, nel quale anche io mi trovo, ormai da ben 25 anni! Anche
se, per Renzo, le nuove disposizioni di legge, riguardo al tetto dell’età
pensionistica, svincolato da quella lavorativa, lo porteranno a percepire
l’importo pieno della sua pensione, soltanto fra qualche anno. Ma, bando alle
lamentazioni. Parliamo della festa di Renzo! E l’affetto che lo ha circondato,
sia per la sua mitezza che per l’intelligenza e l’attaccamento al lavoro,
nonché per la rete delle numerose amicizie che ha saputo tessere e la coerenza
etica (ed anche quella di gran tifoso della JUVENTUS!). Ho riconosciuto molti
ex colleghi, dei quali solo tre o
quattro erano in pensione e con i quali ho avuto la possibilità di scambiare
piacevoli ricordi e fare molte risate e tra loro il Cipriani, il Biasci, il
Bastieri, Folco… Nel lungo tavolo da pranzo avevo accanto Mario e Pierluigi,
due miei colleghi d’ufficio con i quali avevo stretto (ed ho in parte
mantenuto) un bel rapporto d’amicizia. Sono due persone affascinanti, con molti
interessi e curiosità, il primo ha messo su una nuova attività fondando una
Galleria d’Arte ed immergendosi nel mondo delle arti visive; il secondo, dai
molteplici interessi, è un eccezionale fotografo. Aneddoti a non finire, risate
ed anche progetti per il futuro! Questo per me è stato sorprendente!
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