76 ° Compleanno di Karl!
Karl sono io Carlo, mi piace moltissimo il mio nome di battesimo, dato che nel 1938, in settembre, potevo
benissimo essere chiamato con i nomi di Benito, Umberto, Vittorio, Balilla,
Galeazzo, e, invece, Karl significa “uomo, ossia uomo libero”, una bella
contrapposizione alla mancanza di libertà nel regime fascista. Ma, sorvoliamo
su queste inezie, importante è esserci, in discreta salute, circondato da chi
mi ama. Come ogni anno, pur dicendo di non accettare più regali per la mia
festa, attendo con una certa trepidazione i “miei regalini”, anche per fare da
contrappeso al compleanno di Bereket, che, nato il 7 settembre, festeggia proprio
a ridosso del mio! Cioè oggi.
Ho avuto quattro regali, tutti
graditi ed anche emblematici del corpo umano: partiamo dai piedi con due paia di
calzini Enrico Coveri, di cotone, neri (mi ci volevano); si sale al cuore ed
ecco “C’era Togliatti”, 25 agosto 1964, fotografie di Mario Carnicelli, il
grande pittore pistoiese, in scatola di legno edizione limitata a 300 esemplari
di 35 tavole bn, Danilo Montanari Editore, Ravenna, 2014; si arriva alla faccia
e quindi alla cura dell’immagine, ed ecco il dopobarba Denim Musk “per l’uomo
che non deve chiedere”, ed infine alla testa: quale miglior carburante per
sogni leggeri che un Moscato Giallo del Trentino, vino prezioso dal colore
dorato e dal profumo fruttato? Dunque ho avuto certamente dei doni
significativi da chi amo.
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