giovedì 28 marzo 2024

Seduti su un divanetto di vimini Per Mario Luzi e Caterina Trombetti Mario era ormai un grande vecchio e si pavoneggiava ad avere accanto una bellissima musa, che lo ricambiava con l’affetto di giovane vedova. Li vedevi ondeggiare nei vicoli del piccolo borgo dove aveva casa, con lo sguardo che spaziava lontano, al tempio aperto sul cielo. Lei abitava in quel piccolo reame fatato, in Via dei Poeti, tra gente semplice e operosa, e cantava i suoi lievi accordi nel vento, li scioglieva nelle limpide acque dei ruscelli, li disperdeva tra i rami delle querce antiche. C’ero diventato amico! Seduti su un divanetto di vimini nel suo appartato giardino, rievocando bei momenti felici, decidemmo di leggere i nostri versi, asciugandoci qualche lacrima, per chi non c’era più. Il mondo si era fatto più piccolo, ma gli animi si erano dilatati, e tendevano all’infinito. Carlo Groppi

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