E' morto il professore e poeta FRANCO BELLI!
E’
morto questa notte a Siena il professor Franco
Belli figura storica dell’Universita’ di Siena dove era stato
preside della facolta’ di economia dal 1999 al 2005 e docente nella stessa
facoltà dal 1976. Tra le sue passioni quella per la scrittura tanto che amava
definirsi “poeta a tempo ritrovato”. Belli era nato a Siena nel 1942 ed era
malato da tempo. Le esequie si terranno domani mattina alle 10.30 a Traversa, al
cimitero militare germanico al Passo della Futa. Per tutta la giornata di oggi
sarà allestita la camera ardente al Policlinico Santa Maria Alle Scotte di
Siena. Alle 19 il feretro sarà esposto nella Cappella Universitaria di San
Vigilio dove resterà fino alle prime ore di domani mattina.
Il ricordo del rettore Riccaboni «E' una perdita gravissima per l'ateneo e per tutta la città» commenta così Angelo Riccaboni, rettore dell'Università di Siena la scomparsa del professor Belli. «Franco era un docente e un amico, un uomo di cultura poliedrico e un intellettuale a 360 gradi. In questo momento siamo molto colpiti dalla notizia della sua scomparsa che lascia un vuoto incolmabile anche in quel dibattito civile e sociale al quale ha contribuito fortemente in questa città. Lo ricordo anche per la capacità di instaurare un rapporto diretto e sincero con tutti i suoi studenti che a lui hanno sempre dimostrato forte attaccamento. Siamo vicini alla famiglia in questo momento di grande dolore».
Il ricordo dell'editore Luca Betti «Caro Franco, ho appena preparato i libri per l'annuale Salone senese quando vengo raggiunto dalla triste notizia della tua scomparsa. Ho seguito da lontano e in punta di piedi la tua situazione al rientro dal tuo "buen retiro" estivo dove avevi portato in scena anchela Bibeide che avevamo terminato nella sua
seconda edizione a fine luglio. E tra i libri preparati spicca, appunto, la tua
Bibeide. Conservo a apprezzo nel ricordo il tuo anticonformismo. Mi
stupii quando mi mostrasti il tuo Pinocchio in versi, e mi dicesti della tua
passione per la poesia, proprio tu, un docente di economia! Un'antitesi
all'apparenza. Un perfetto dualismo, quasi un Giano bifronte, invece grazie
alla tua sensibilità accompagnata da una schiettezza che ti portava
-giustamente - a essere anche caustico e critico. La terra ti sia lieve,
Franco. e concludo con le tue parole, che dedicasti a un amico: "Prega per
me, per noi, mio capitano, che oggi sei a discorrere coi santi,
lassù-lassù-lassù, fuori di mano».
Il ricordo del giornalista Lello Ginanneschi «Un bercio sulle scale della facoltà di economia..."Lello, vieni subito nel mio ufficio". Dopo qualche minuto ero da lui: "Gli studenti bighelloni come te fanno perdere dignità alla facoltà ed alla categoria degli studenti. Ti manca un esame, vai a STUDIARE, smetti di perdere tempo. Fallo subito, nel frattempo finisci la tesi". Dopo due mesi ero laureato. Questo uno dei mille ricordi che ho con Franco Belli, uomo di economia, una persona veramente per bene. Siena e il mondo universitario perdono moltissimo. Ciao Franco!»
Il ricordo della giornalista Susanna Guarino «Eri appena andato in pensione, un po' dispiaciuto ma anche entusiasta di avere tanto tempo a disposizione per le tue passioni. Tutto questo è ingiusto»
Il ricordo di Zatarra il Pirata «Stanotte hai lasciato questo mondo in punta di piedi, senza far pesare il tuo male su niente e nessuno, dimostrando una volta di più semmai ce ne fosse bisogno il grande Uomo che sei stato Franco...divertiti ovunque tu sia, e sappi che da adesso ciò di cui parlavamo da mesi farò di tutto perché diventi realtà, ti renderò onore per quel minimo che mi è possibile...ti saluto come ci salutavamo sempre: Zatarra :bella Barbanera .Franco :OK, Capitan Uncino».
Il ricordo del sindaco di Monteriggioni Bruno Valentini «Esame col professore Franco Belli: “Bravo Valentini, hai studiato e ti dò trenta, ma la lode no perché hai ripetuto i miei appunti a memoria. Anche se quelle note le ho scritte io di pugno, volevo più ragionamento”. Ciao ho imparato molto, sia come uomo e sia per tutto quello che ho capito sul diritto pubblico applicato all’economia ed alle banche Franco, da te»
Il cordoglio del presidente della Provincia di Siena «La scomparsa di Franco Belli - afferma Simone Bezzini - lascia un grande vuoto, sotto l'aspetto umano, professionale e accademico. La sua figura si è intrecciata per molti anni con la vita sociale e culturale della città di Siena, portando un contributo importante anche alla crescita e allo sviluppo del territorio. Alla famiglia rinnovo le più sincere condoglianze a nome mio e di tuttala Provincia
di Siena».
Il ricordo di Giuseppe Morrone, studente modenese «Me lo ricordo. Durante i miei anni senesi, la sua inventiva ha riempito tante assemblee e occupazioni. Ci insegnava che l'economia non è una materia fredda e astratta, che senza i saperi umanistici le società deperiscono e muoiono. Siena perde un intellettuale e un grande uomo, distante anni luce dai formalismi dell'Accademia. Franco Belli insegnava a tutti e tutte, nella sua Facoltà o nei giardini e nei corridoi delle altre Facoltà».
Il cordoglio del sindacato «La CGIL e la FLC CGIL di Siena
partecipano con commozione al lutto della famiglia del professor Franco Belli e
a quello della comunità accademica senese, ricordando le sue grandi qualità
professionali e l’intensa azione per la democrazia ed il rinnovamento
dell’Università degli Studi di Siena; di raro spessore la sua sensibilità
sociale».
Il saluto dell’Orto de’ Pecci «Un saluto con nostalgia a Franco Belli, che tanto ha condiviso dell'esperienza deLa Proposta ,
con il circolo culturale La
Pergola e condividendo sempre la nostra missione e le nostre
iniziative».
Il ricordo del professor Giulio Ghellini, attuale preside della facoltà di Economia «In facoltà, dove ha svolto una lunga ed eclettica carriera il suo ricordo è impresso nella memoria di tutti i colleghi e soprattutto dei numerosissimi studenti con cui riusciva ad avere un rapporto straordinario. Tutti abbiamo in mente le file interminabili davanti alla sua porta nelle giornate di ricevimento: gli studenti con cui lavorava si rivolgevano volentieri a lui per raccoglierne i consigli e i geniali suggerimenti. Personalmente – ha proseguito Ghellini - al mio arrivo a Siena, ho trovato da parte sua un’accoglienza straordinaria, e il tempo ha fatto sì che la collaborazione e lo scambio diventassero molto stretti. Mi piace ricordare Franco anche nella dimensione di scrittore e attore, che aveva affiancato alla sua frenetica attività scientifica e didattica. Negli ultimi anni, con intelligenza, ragionamento e completa partecipazione, ha messo in scena tanti spettacoli affascinanti, alcuni dei quali presso il cimitero tedesco del Passo della Futa, che lui stesso ha voluto come luogo per l’ultimo saluto»
Il ricordo di Susanna Cenni «La notizia della scomparsa di Franco Belli mi lascia attonita e addolorata. La sua capacità di analisi, la sua competenza e anche la sua ironia lo hanno reso ai miei occhi, da anni, un uomo attento e un interlocutore interessante sulle grandi questioni economiche del nostro territorio, sui mutamenti in atto e sulle vicende di "casa nostra". Ricordo con grande affetto i suoi commenti e le vignette che amava disegnare come dedica su alcuni libri che conservo gelosamente. Alla famiglia vanno le mie più sincere condoglianze. Ci mancherà tantissimo la sua sincerità, il suo pensiero e la sua lettura del mondo».
Il ricordo del rettore Riccaboni «E' una perdita gravissima per l'ateneo e per tutta la città» commenta così Angelo Riccaboni, rettore dell'Università di Siena la scomparsa del professor Belli. «Franco era un docente e un amico, un uomo di cultura poliedrico e un intellettuale a 360 gradi. In questo momento siamo molto colpiti dalla notizia della sua scomparsa che lascia un vuoto incolmabile anche in quel dibattito civile e sociale al quale ha contribuito fortemente in questa città. Lo ricordo anche per la capacità di instaurare un rapporto diretto e sincero con tutti i suoi studenti che a lui hanno sempre dimostrato forte attaccamento. Siamo vicini alla famiglia in questo momento di grande dolore».
Il ricordo dell'editore Luca Betti «Caro Franco, ho appena preparato i libri per l'annuale Salone senese quando vengo raggiunto dalla triste notizia della tua scomparsa. Ho seguito da lontano e in punta di piedi la tua situazione al rientro dal tuo "buen retiro" estivo dove avevi portato in scena anche
Il ricordo del giornalista Lello Ginanneschi «Un bercio sulle scale della facoltà di economia..."Lello, vieni subito nel mio ufficio". Dopo qualche minuto ero da lui: "Gli studenti bighelloni come te fanno perdere dignità alla facoltà ed alla categoria degli studenti. Ti manca un esame, vai a STUDIARE, smetti di perdere tempo. Fallo subito, nel frattempo finisci la tesi". Dopo due mesi ero laureato. Questo uno dei mille ricordi che ho con Franco Belli, uomo di economia, una persona veramente per bene. Siena e il mondo universitario perdono moltissimo. Ciao Franco!»
Il ricordo della giornalista Susanna Guarino «Eri appena andato in pensione, un po' dispiaciuto ma anche entusiasta di avere tanto tempo a disposizione per le tue passioni. Tutto questo è ingiusto»
Il ricordo di Zatarra il Pirata «Stanotte hai lasciato questo mondo in punta di piedi, senza far pesare il tuo male su niente e nessuno, dimostrando una volta di più semmai ce ne fosse bisogno il grande Uomo che sei stato Franco...divertiti ovunque tu sia, e sappi che da adesso ciò di cui parlavamo da mesi farò di tutto perché diventi realtà, ti renderò onore per quel minimo che mi è possibile...ti saluto come ci salutavamo sempre: Zatarra :bella Barbanera .Franco :OK, Capitan Uncino».
Il ricordo del sindaco di Monteriggioni Bruno Valentini «Esame col professore Franco Belli: “Bravo Valentini, hai studiato e ti dò trenta, ma la lode no perché hai ripetuto i miei appunti a memoria. Anche se quelle note le ho scritte io di pugno, volevo più ragionamento”. Ciao ho imparato molto, sia come uomo e sia per tutto quello che ho capito sul diritto pubblico applicato all’economia ed alle banche Franco, da te»
Il cordoglio del presidente della Provincia di Siena «La scomparsa di Franco Belli - afferma Simone Bezzini - lascia un grande vuoto, sotto l'aspetto umano, professionale e accademico. La sua figura si è intrecciata per molti anni con la vita sociale e culturale della città di Siena, portando un contributo importante anche alla crescita e allo sviluppo del territorio. Alla famiglia rinnovo le più sincere condoglianze a nome mio e di tutta
Il ricordo di Giuseppe Morrone, studente modenese «Me lo ricordo. Durante i miei anni senesi, la sua inventiva ha riempito tante assemblee e occupazioni. Ci insegnava che l'economia non è una materia fredda e astratta, che senza i saperi umanistici le società deperiscono e muoiono. Siena perde un intellettuale e un grande uomo, distante anni luce dai formalismi dell'Accademia. Franco Belli insegnava a tutti e tutte, nella sua Facoltà o nei giardini e nei corridoi delle altre Facoltà».
Il cordoglio del sindacato «
Il saluto dell’Orto de’ Pecci «Un saluto con nostalgia a Franco Belli, che tanto ha condiviso dell'esperienza de
Il ricordo del professor Giulio Ghellini, attuale preside della facoltà di Economia «In facoltà, dove ha svolto una lunga ed eclettica carriera il suo ricordo è impresso nella memoria di tutti i colleghi e soprattutto dei numerosissimi studenti con cui riusciva ad avere un rapporto straordinario. Tutti abbiamo in mente le file interminabili davanti alla sua porta nelle giornate di ricevimento: gli studenti con cui lavorava si rivolgevano volentieri a lui per raccoglierne i consigli e i geniali suggerimenti. Personalmente – ha proseguito Ghellini - al mio arrivo a Siena, ho trovato da parte sua un’accoglienza straordinaria, e il tempo ha fatto sì che la collaborazione e lo scambio diventassero molto stretti. Mi piace ricordare Franco anche nella dimensione di scrittore e attore, che aveva affiancato alla sua frenetica attività scientifica e didattica. Negli ultimi anni, con intelligenza, ragionamento e completa partecipazione, ha messo in scena tanti spettacoli affascinanti, alcuni dei quali presso il cimitero tedesco del Passo della Futa, che lui stesso ha voluto come luogo per l’ultimo saluto»
Il ricordo di Susanna Cenni «La notizia della scomparsa di Franco Belli mi lascia attonita e addolorata. La sua capacità di analisi, la sua competenza e anche la sua ironia lo hanno reso ai miei occhi, da anni, un uomo attento e un interlocutore interessante sulle grandi questioni economiche del nostro territorio, sui mutamenti in atto e sulle vicende di "casa nostra". Ricordo con grande affetto i suoi commenti e le vignette che amava disegnare come dedica su alcuni libri che conservo gelosamente. Alla famiglia vanno le mie più sincere condoglianze. Ci mancherà tantissimo la sua sincerità, il suo pensiero e la sua lettura del mondo».
Il ricordo di
Karl <Sapevo
che era ammalato e che presto sarebbe morto. Ho raccolto notizie da amici e
familiari, pensando spesso a Franco e a come riusciva a “spaventare” la morte
con la sua ironia, facendo coraggio ai vivi. Ci eravamo conosciuti al di fuori
dell’Università, in una sede Istituzionale
per parlare di Fondazioni bancarie, allora ai primi vagiti, ed alle cose
che ci accomunavano, l’amore per la letteratura e la poesia. I miei “proverbi
licenziosi” avevano avuto il suo apprezzamento e ne sono fiero. L’ultima volta
che l’ho incontrato è stato nella libreria Ancilli, a Siena, quest’anno volevo
andare alla Futa per assistere ad una delle sue “tragedie greche”, ma ho
rinunciato sapendo che ormai impiegava tutte le sue energie sia per dissimulare
la gravità della malattia che per immergersi, solitario, in ciò che amava. E’
stato un “personaggio” di grande talento ed umanità. Ho il rimpianto di averlo
soltanto sfiorato…. Addio, caro Franco!”