sabato 22 agosto 2020

 

L'affare di Zurigo

The Zurich Affair (The Zurich Liaison)
L'unico amore di Wagner
(That They Praise the Angel)


⌂ lungometraggio 2021



Nel 2018-2021, Syquali Crossmedia AG, Zurigo, Svizzera, sta producendo un nuovo film sulla relazione tra Mathilde / Otto Wesendonck e Richard Wagner a Zurigo negli anni '50 dell'Ottocento. Il collegamento con Zurigo è stato cambiato in The Zurich Affair nel giugno 2020 .
I titoli sono:

·                     E: The Zurich Affair - L'unico e solo amore di Wagner

·                     F: L'Affaire Zurich - Le seul et unique amour de Richard Wagner

·                     D: L'affare di Zurigo - il primo e unico amore di Richard Wagner 

 


Un film di Syquali Crossmedia AG, che sta girando un film su Mathilde Wesendonck e Richard Wagner a Zurigo nel 2018 in e in luoghi storici a Zurigo, Wil e nell'Oberland bernese. Ci sono anche immagini di grandi panorami naturali delle Alpi e del Lago dei Quattro Cantoni.
Ci dovrebbe essere una conferenza stampa nella primavera del 2019 e la prima dovrebbe essere in autunno. Nel frattempo, il completamento è stato probabilmente posticipato al 2020 e la prima dovrebbe ora essere nel 2021.

Finalmente uscirà in versione d'immagini l'idillio d'amore, anzi la passione amorosa, tra Mathilde e Richard Wagner, sulla quale cominciai ad interessarmi almeno 30 anni fa! Ho raccolto molto materiale ed anche il racconto di Franz, spero solo che non sia una versione edulcorata o scandalistica...ma racconti la fatale attrazione ricordando il contributo dato alla composizione dell'opera Tristan und Isolde, e, allo stesso tempo gli unici 5 lieder scritti dal maestro (Wesendonck Lieder) dedicati a Mathilde. Senza dimenticare che fu Mathilde  a recitare una poesia sulla sua tomba, a Venezia.

giovedì 20 agosto 2020

UN MAGICO INCONTRO 


Oggi ho avuto l’opportunità di scattare foto in orari e luoghi diversi al cielo di Castelnuovo. Mordi e fuggi, però. Ma il fatto più emozionante è stato l’incontro, subito dopo il tramonto, nei pressi del Vado la Lepre, con una donna che non vedevo più dal 2002! Io rientravo e lei arrivava lassù. Il caso ha voluto che appena sono iniziato a scendere sulla stretta strada dove praticamente non esistono spazi per lo scambio, ho visto laggiù, all’inizio della salita, i fari di un’auto e così mi sono fermato nell’unica piazzola esistente per farla passare. Il mio gesto gentile non è passato inosservato e al momento dell’incontro anche quell’auto si è fermata, abbassando il vetro per ringraziami. Anch’io ho abbassato il mio finestrino per un saluto. Ebbene era proprio la donna che non vedevo da circa 20 anni, con la quale avevo modestamente collaborato alla sua tesi di laurea! E’ stata lei, in verità, a riconoscermi, anche se c’era già buio. E così siamo usciti all’aperto (mascherine e toccamento di gomiti, mantenimento della distanza), rievocando sia quel tempo passato, sia condividendo la gioia ed anche la sorpresa che le nostre memorie combaciavano!



domenica 2 agosto 2020



Le immagini non sono definitive, ma solo di esempio

El poeta canta por todos.

E’ il titolo di un mio libriccino con 10 poesie in lingua italiana, tradotte magistralmente da una indimenticabile amica, in lingua spagnola, uscito nel 2008 nel formato 9x12 cm, pg. 50. Ormai esaurito da  diversi anni.  E’ in questo formato e caratteristiche di stampa che vorrei pubblicarne un altro! Non nel 2020, anno di pausa, dopo l’uscita nel 2019 del volume POESIE, scritto da me e dalla poetessa Luciana Radi, ma nel 2021. Il 2021 sarà il Centenario di eventi ai quali sono molto legato: la nascita di mia madre, Sestina; la nascita della mia più grande amica, Trudi; la nascita di Norma Parenti (eroina della Resistenza). Direttamente ed indirettamente il libro sarà a loro dedicato. Ho avuto l’opportunità offertami dal distanziamento sociale, per il Covid19, di stare molte ore “sulle sudate carte” e così dar forma ai ricordi lontani ed all’età dell’innocenza, che stavano rapidamente dissolvendosi. Naturalmente ci sono ancora molti mesi prima di andare in tipografia, e per adesso è prematuro dire qualcosa in più, ad esempio, sul numero dei testi, non più di una ventina, sulla tiratura (che sarà bassissima), sull’eventualità di preliminare prenotazione (al buio) da parte di miei fedelissimi sostenitori e, forse, se trovassi un minimo di sponsor, a titolo di Omaggio Gratuito per tutti! D’altra parte, coi miei 82 anni, e tra poco l’entrata negli 83, non credo di pubblicare altro. Lascerò ai miei familiari l’insieme del mio lavoro poetico (praticamente dal 1952 ad oggi), del quale solo circa  un terzo è stato pubblicato in libri e riviste. Forse lascerò il tutto su un CD, dato che i testi sono già stati inseriti in un file, per chi lo vorrà. Proprio ieri ho sistemato la versione definitiva (salvo rilettura ed eliminazione di errori di battitura), che si articola in: Pagine  1248, così disposte (tra parentesi i numeri di pagina, da a):

 

                                                    Prefazione (3 – 12)

                                                    Cronologia (13 – 32)

 

Prime poesie (33 – 78)

Le speranze e i rimpianti (79 -213)

Di nuovo in cammino (214 – 254)

L’età forte (255 – 325)

L’anima mia è smarrita (326 – 343)

La pesca delle perle (344 – 377)

Arance a Natale (378 – 399)

Side track (400 – 427)

Fabbrica amica (428 – 449)

Il Sillabario (450 – 483)

Flos Solis Maior (484 – 508)

Stella d’argento (509 – 535)

La cometa Swan (536 -641)

El poeta canta por todos (642 – 662)

La vita larga (663 -788)

Viandante nella memoria (789 – 846)

Agnes e Martin: l’amore, il dolore (847 – 898)

Canto quel che si perde (899 – 966)

La lunga marcia (967 – 999)

Canta la mia anima muta (1000 – 1039)

Notte che sgorghi e ti dilati (1040 – 1081)

Vorrei cantare il futuro, ma non oso (1082 – 1118)

Non omnis Moriar (1119 – 1147)

 

 

Postfazione dell’autore (1148 – 1164)

Indici (1165 )

Indice dei titoli e dei capoversi (1166 – 1205)

Indice generale (1206 – 1227)

Note e commenti (1228 – 1246)

Nota biografica (1247)

Ringraziamenti e debiti (1248)

 


sabato 1 agosto 2020




LA SPALLETTA

 

La Spalletta è un periodico settimanale  volterrano di cronaca e cultura. Si trova in vendita per 1,50 € in tutte le edicole della Val di Cecina ed anche oltre. Ha la bella età di 37 anni! E li porta assai bene, nonostante che in questi 37 anni  la popolazione  complessiva di area sia diminuita, e molte persone importanti, specialmente nel campo culturale, siano decedute. Tra loro molti dei miei  più cari amici. Lo acquisto da sempre, ma purtroppo non lo conservo, ritaglio via via di ogni numero gli articoli che mi interessano di più, o che mi servono per le mie piccole ricerche, come quelli, ad esempio, di Giorgio Gazzarri ne “La colonna infame”. Ma potrei citare anche molti altri autori, sia della Redazione che del territorio. Però sono contento che tutti i numeri si conservino presso la Biblioteca Guarnacci di Volterra, dove talvolta vado a consultarli, insieme alle altre raccolte dell’800-900. Qualche decennio fa La Spalletta ha pubblicato molti miei articoletti, in particolare sulla storia locale, sulla geotermia e sulla Resistenza. Ma adesso le mie forze sono diminuite e devo concentrarle su due o tre progetti e temi sui quali, diciamo pure, ho lavorato per decenni.  Oggi però La Spalletta mi ha fatto un bel regalo pubblicando un mio articolo sulle vicende dei fratelli Moriani, passati alla cronaca per crudeli briganti, ma che,in realtà, sono stati costretti al brigantaggio dalla fase storica italiana negli anni della reazione all’ascesa del socialismo e degli anarchici.