Tessere,
tesserati, speranze e problemi. Essere iscritti al PD per chi? Per cosa?
Solo per le
“ricordanze”!
Il 23 agosto 2014 sono arrivate
le tessere di iscrizione al PD (Partito Democratico) per l’anno 2014 e sono
andato, molto convinto, alla sede del Circolo per rinnovarla. Ho dato un
piccolo contributo di 20 €, come l’anno precedente. Il mio codice di iscritto
è 09092009100044228. Quest’anno la
tessera è formato plastificato, mentre nel 2013 era cartaceo. Anche la parola
d’ordine sulla tessera è molto diversa, nel 2013 era: L’Italia giusta, e in
quest’anno le frasi sono ben 6: L’Italia
cambia/Cambia l’Italia/Cambia il PD/ Il PD cambia l’Italia/L’Italia cambia il
PD/Il PD cambia. Mi fa piacere la sottolineatura al cambiamento, spero non sia
la solita frase gattopardesca, anche se,
con precisione, questo cambiamento non sia stato ancora ben definito. Spero che
nel cambiamento ci si trovi un’Italia più giusta, operosa, e studiosa, accogliente, che ripudia la
guerra, il razzismo, la discriminazione di genere per realizzare un pieno
sviluppo delle Autonomie Locali e tutte le cose che appartengono ai programmi,
non solo della sinistra, della Chiesa e dei democratici e progressisti, ma a
tutti gli uomini di buona volontà, indipendentemente dalla diversa collocazione
partitica, nella quale si possono riconoscere. Sono vecchio e vedo con
inquietudine, anche se mitigata dalla speranza, il cambiamento del “far
politica”, cioè la trasformazione di strutture di base ampie, in partiti
politici ben organizzati e diffusi sul territorio capillarmente, come era, pur
con i suoi tanti limiti e difetti, il Partito Comunista, nel quale il
verticismo decisionale si accompagnava ad un flusso dall’alto verso il basso e
dal basso verso l’alto di saperi, pulsioni sociali, e, non in ultimo, di
autofinanziamento economico attraverso mille iniziative locali. C’erano di
mezzo i grandi numeri. Quei numeri che impietosamente un quotidiano nazionale
ha riportato il 3 ottobre. Gli iscritti al PD non raggiungono i 100.000 (cioè
cinque volte meno che nel 2013) nonostante il 41% dei voti preso dal PD e da
Renzi alle recenti elezioni europee. Dunque, parrebbe, che l’orientamento del
PD sia quello del partito snello che riesce a coinvolgere, attraverso i suoi
leader, e le personalità presenti nel Parlamento, alla guida delle regioni e del
Governo, nelle occasioni elettorali, le grandi masse dei cittadini non più con
una presenza diretta alla base, ma con l’uso dell’elettronica e dei
sistemi di comunicazione digitale e di
quelli audiovisivi. Sono stato “rottamato” da Renzi alcuni anni fa, quando, nel
Congresso del partito democratico, mi fu detto che coloro i quali avevano
svolto funzioni politiche rilevanti prima del 1989, non potevano né candidarsi
né far parte degli organismi dirigenti a livello del Circolo comunale! Ed io, dato
che sono nato nel 1938, prima di questa data, avevo alle spalle quasi trent’anni di militanza nel PCI, con
ruoli dirigenti nella sezione del mio paese, della zona ed anche nella
Federazione provinciale di Pisa, in più a quelli dentro la Cgil e infine come sindaco
alla guida del mio Comune. Ho fatto altre cose, dopo, e per 12 anni sono stato
negli organi di una Fondazione bancaria, con ruoli di primo piano…Credo che
avrei potuto portare un contributo di idee anche sul piano locale, ma
praticamente, a nessuno ciò interessava. Intanto vivo il declino del mio
piccolo borgo natio, anzi della mia Comunità locale, passata in mezzo secolo
dagli oltre 5000 abitanti ai poco più dei 2000 di oggi, pur in presenza di grandi aziende nazionali
nei settori chimico ed energetico, in particolare quello dell’energia
geotermica che contribuisce per una
notevole percentuale ai fabbisogni della Regione Toscana. Castelnuovo di Val di
Cecina (Pisa) aveva nel 2013, 2284
abitanti con una densità di 27,5 abitanti per chilometro quadrato, con una
incidenza del 19,2% di stranieri,
collocandosi al 97° posto in campo nazionale per presenza di etnie
straniere, con ben 15 nazionalità diverse. Su 39 comuni della provincia di
Pisa, Castelnuovo si colloca al 35° posto per densità abitativa, al 30° per
tasso di crescita, ma al 7° come età media data la forte natalità degli
stranieri, ed al 2° posto per la presenza di stranieri, con molti problemi,
come è facile immaginare, per le difficoltà di integrazione. Forse è inutile
ricordare cosa fosse il PCI nel 1978: iscritti in Italia 1.791.010; iscritti
della Toscana, 256.130 con 9831 nuovi iscritti e 65.392 donne; iscritti della provincia di
Pisa, 24.085 con 998 reclutati e 4.684 donne; iscritti di Castelnuovo di Val di
Cecina (solo capoluogo) oltre 300, che raggiungevano i circa 500 in tutto il comune,
cioè oltre il 12% della popolazione! Ed
oggi, mi dicono, gli iscritti al PD sono circa 50 cioè circa il 2,50%,
nonostante l’afflusso di molti amici e compagni degli ex partiti DC, del PSI e del PSDI! Il Comune è
amministrato fin dal 2009 da una Lista Civica, espressione maggioritaria di
tendenza moderata, ma non di sinistra. La vita associativa nel partito è quasi
inesistente. Ma, ormai, con i miei 76 anni, mi posso finalmente proclamare “autorottamato”.